Le qualificazioni organizzate sono state un’autentica disfatta. Da un punto di vista sportivo, che è quello predominante, si è trattato di un terribile incidente di percorso, un vero smacco, che inevitalmente porterà a delle conseguenze gravi. Sicuramente, oltre al danno d’immagine, c’è anche la discesa negli inferi dovuta alla perdita di punti importanti che determinano il futuro ranking Europeo. In questi anni abbiamo lavorato tanto e non ci siamo risparmiati, sotto il profilo umano ed economico. Perdere tutto, in questa maniera insulsa e vergognosa, in soli due giorni, fa veramente male. È un colpo allo stomaco. Dispiace moltissimo a noi della società ed alla squadra, costruita con un grande sforzo economico. Questa prestazione indecorosa è da addebitare ad un approccio poco professionale ed ad una poca attenzione ai dettagli. Quando ti scontri con squadre al top europeo hai bisogno di un attenzione quasi maniacale. Hai bisogno di un attenta valutazione delle potenzialità del tuo avversario ed usare tutte le contromosse per contrastarle. Hai bisogno della massima apertura mentale pronta a recepire anche il più piccolo dei suggerimenti ed usarli al meglio. Essere il “capo” di una grande squadra significa saper gestire sempre con decisione ma anche con grande umiltà. Una dote imprenscindibile. Una situazione figlia anche di una società sprovvista della adeguata esperienza e che ha le propie colpe. Ma come accade in ogni dove, la stessa deve poter cambiare rotta e dare un segnale forte. Questo è il motivo che ci ha portato ad esonerare il nostro tecnico, Claudio De Luca. Una scelta difficile e molto dolorosa, sopratutto per le grandi qualità umane che Claudio ha sempre profuso. In questi casi si usano parole di ringraziamento, ma Claudio merita ampiamente il nostro unanime “Grazie” per tutto ciò che ha fatto e l’augurio che rimanga ancora con noi.
Direttivo Polisportiva Amicacci, Peppino Marchionni