La Deco Metalferro Amicacci Abruzzo si laurea Campione d’Italia per la prima volta battendo 63-52 l’UnipolSai Briantea84 Cantù sul parquet del PalaMeda, chiudendo la serie di Finale Scudetto sul 2-0.
Di fronte ad una cornice di pubblico spettacolare apre le danze la squadra di casa con i canestri di Pippo Carossino e dell’ex Simone De Maggi. Dopo un inizio con le polveri bagnate l’Amicacci si sblocca andando a segno con Gabriel Benvenuto e Melanie Hawtin, con la canadese che disputa un grande incontro soprattutto fatto di difesa e blocchi fondamentali nell’economia del gioco degli abruzzesi. Nella squadra ospite si mette all’opera Shay Barbibay che riprende da dove aveva lasciato in Gara 1: l’israeliano realizza i canestri che permettono alla compagine di coach Di Giusto di chiudere avanti il primo quarto (10-12).
In apertura di secondo quarto la Briantea si riporta avanti con l’incursione di Santorelli e il tiro dalla media di De Maggi. Per l’Amicacci fa il suo esordio dalla panchina Galliano Marchionni che dà il via ad un 10-0 insieme a Matteo Cavagnini, a dare il consueto apporto di tecnica ed esperienza. Il margine si amplia con le triple di Barbibay e Marchionni che fanno volare gli abruzzesi sul +13. Nel finale di tempo Cantù va a segno con Bassoli ma Benvenuto conclude in appoggio e conferma il margine di vantaggio all’intervallo (22-35).
Nel terzo quarto dopo la tripla di Barbibay del +16 si blocca l’attacco dell’Amicacci. Ne approfitta la squadra di casa che si avvicina con le giocate di De Maggi e Geninazzi. Gli abruzzesi affidano la resistenza a Matteo Cavagnini, dominante in area, ma Cantù trova spazi in attacco e piazza un parziale in chiusura di periodo, guidato dai canestri di Lorenzo Bassoli e completato dalla tripla di Pippo Carossino che vale il -2 brianzolo (45-47).
L’Amicacci non si fa intimorire e si ricompatta, ricostruendo con pazienza il proprio vantaggio. Dall’altra parte la Briantea smarrisce la precisione al tiro e vede riallontanarsi gli ospiti, a segno con Amit Vigoda dalla media, con un appoggio spettacolare di Barbibay e con una caparbia giocata in area di Cavagnini. Cantù si aggrappa ancora a Simone De Maggi per il -5, ma la Deco Metalferro gioca di squadra e trova due belle giocate sull’asse Barbibay-Cavagnini, a scambiarsi gli assist. Negli ultimi minuti la squadra di coach Di Giusto gestisce con sapienza e chiude i giochi con i canestri di Gabriel Benvenuto (52-63).
Può partire la festa in casa Amicacci per uno Scudetto inimmaginabile a inizio stagione, ma che si è via via concretizzato con una crescita esponenziale di un gruppo di grande talento ma che ha dimostrato anche carattere. La vittoria in Supercoppa ma soprattutto la semifinale Play Off contro la Santo Stefano hanno dato consapevolezza ulteriore di poter centrare uno storico traguardo, sotto la guida esperta di un coach vincente come Carlo Di Giusto, che ha accettato la sfida di portare al titolo un club in cerca del salto di qualità dopo tanti anni al vertice. Una vittoria che ripaga di tanti sacrifici la società abruzzese, a partire dai fondatori per arrivare ai componenti dello staff e ai collaboratori che negli anni hanno permesso al sogno di diventare possibile.
Tabellino
UnipolSai Briantea84 Cantù: De Maggi 24, Santorelli 8, Carossino 7, Bassoli 6, Geninazzi 4, Tomaselli 2, Buksa 1. All. Jaglowski.
Deco Metalferro Amicacci Abruzzo: Barbibay 24, Cavagnini 17, Benvenuto 10, Marchionni 7, Vigoda 3, Hawtin 2, Baho. All. Di Giusto.
Serie A – Finale Scudetto
GARA 1 (15/04)
Deco Metalferro Amicacci Abruzzo – UnipolSai Briantea84 Cantù 56-44
GARA 2 (22/04)
UnipolSai Briantea84 Cantù – Deco Metalferro Amicacci Abruzzo 52-63
Stefano D’Andreagiovanni – Area Comunicazione Amicacci Abruzzo / Foto: FIPIC